Viviamo tempi particolari, in cui, giorno dopo giorno, si sta materializzando, nella generale indifferenza, tutto quello che solamente un abile scrittore di fantascienza avrebbe potuto concepire, un sapiente mix tra i peggiori totalitarismi e i migliori romanzi distopici del Novecento, da 1984 di George Orwell e Fahrenheit 451 di Ray Bradbury, da Largo! Largo! di Harry Harrison a Metropolis di Thea Von Harbou, da I sopravvissuti di Terry Nation a Il mondo nuovo di Aldous Huxley, ma la cosa più terribile è che in pochi sembrano rendersene conto.
Come è stato possibile calperstare diritti e libertà irrinunciabili senza scatenare una violenta reazione nei popoli?
Gli antichi romani garantivano “Panem et circenses“, vale a dire pane e divertimenti, in questo modo la plebe se ne stava buona e obbediente e i patrizi (i nobili) potevano proliferare nella ricchezza senza temere alcuna rivolta.
Oggi il pane non manca, e quando manca è perché si è scelto di nutrirsi altrimenti, sushi, hamburger o cibi liofilizzati pronti in 2 minuti di cottura a microonde, quanto di più tossico per l’organismo, ma fa tanto green, se non lo fai non sei trendy-chic, questa è l’eredità prodotta dalla televisione, un lavoro di straordinario condizionamento e annullamento della mente, dissolve la volontà e impone gusti, facendoli sembrare “scelte”, ma che scelta può esserci se questa è limitata a pochi e precisi oggetti del desiderio?
Vuoi essere un vincente? Allora acquista il nuovo SUV di tale marca e conquisterai la strada!
Vuoi essere affascinante? Allora acquista il profumo di tale marchio, le donne (e gli uomini) cadranno ai tuoi piedi, prossimamente anche i bambini…
Vuoi salvaguardare l’ambiente e l’ecosistema? Passa all’elettrico, poco importa se produrre energia elettrica equivale a inquinare quanto e più di prima, anche in caso di energia proveniente da fonti rinnovabili, perché produrre pannelli solari o monopattini produce inquinamento, smaltire i materiali di cui sono composti provoca inquinamento e trasforma paesi del Terzo mondo, ancora incontaminati benché poveri, in nuove discariche a cielo aperto, e causa la morte di animali, vegetali ed esseri umani.
Vuoi fare del bene? Dona alla Chiesa, all’AIRC, all’Unicef, ad Emergency, a Legambiente, poco importa se chi soffre non vedrà il becco di un quattrino e se il 70% dei fondi raccolti verrà distribuito a beneficio dei cosiddetti “volontari” o servirà a nutrire un sistema così ben congeniato che il valore del patrimonio immobiliare delle sudddette organizzazioni senza scopo di lucro è pari al bilancio di uno Stato grande come il Lussemburgo.
Proprio grazie a questo continuo flusso di menzogne e di propaganda terroristica i cittadini hanno rinunciato più che volentieri a libertà conquistate con secoli di lotta e con il sangue di intere generazioni, tornando a ricoprire il ruolo più apprezzato dal potere, quello di suddito, pur di essere salvati dalla tremenda pandemia.Una strana pandemia, che impoverisce il ceto medio e fa arricchire quelli già schifosamente ricchi.
Una pandemia che porta al ridimensionamento del numero dei parlamentari, ma che moltiplica a dismisura i comitati tecnici, dove faccendieri, manager e portaborse, vengono assunti a ruolo di “esperti”, ma che, guarda caso, sono gli stessi che dalla pandemia hanno guadagnato fior di quattrini, certo briciole in confronto a quanto guadagnato dai colossi del web, vedi Google, Microsoft, Apple, Facebook e Amazon.Ottantasei anni fa, gli Italiani donarono le proprie fedi d’oro ai criminali che li governavano, e non lo fecero sotto la minaccia delle armi anche se oggi è più conveniente affermare il contrario in modo da placare la voce della coscienza, perché come affermava Samuel Langhorne Clemens, noto ai più con lo pseudonimo Mark Twain, “E’ più facile ingannare la gente piuttosto che convincerla di essere stata ingannata“.
Un altro esempio di favole nostrane legate allo stesso periodo storico è quella degli italiani che si prodigarono per salvare gli ebrei.
Sì certamente ci furono persone la cui umanità non si dissolse nella promessa della gloria imperiale e che si spesero per gli ebrei, per gli zingari, per gli omosessuali e per i disabili, ma furono POCHE, viceversa furono MOLTI a macchiarsi dell’ignobile atto della delazione e della denuncia, pur sapendo a quale triste destino avrebbero condotto le loro vittime.
Allora come oggi, si denuncia il vicino di casa che non indossa la mascherina o che invita gli amici in casa per una pizza, o si insegue con tanto di elicotteri e droni il runner solitario per additarlo come untore.
Ora mi spiego come quasi un secolo addietro, fu possibile per 45 milioni di italiani seguire ciecamente le follie imperiali di un demente, e per 60 milioni di tedeschi seguire i vaneggiamenti di un pazzo.
Dai resoconti odierni sembra quasi che i treni diretti ad Auschwitz fossero pieni di vacche e non di esseri umani, esseri umani che non trovarono difensori della loro causa, non vi furono panchire rosse, o striscioni a chiedere “verità per i Regeni ebrei”, d’altronde oggi si lasciano massacrare i Regeni palestinesi, senza che alcuno s’indigni… non vi furono striscioni con un bell’arcobaleno e la promessa “andrà tutto bene”, infatti degli occupanti di quei treni non rimase che cenere e corpi scheletrici seppelliti in fosse comuni, fra essi centinaia di miliaia di bambini, i quali non subirono solo il trauma della separazione dai genitori e le angherie dei carcerieri, ma furono le cavie per la sperimentazione dei più tremendi farmaci e veleni, peccato che quelli che oggi vogliono vaccinare i minori non riescano a cogliere alcuna similitudine con quell’oscuro periodo.
Visto com’è facile, basta cambiare narrazione.
La guerra? L’hanno fatta gli altri…
I soprusi? Commessi dai nazisti e dai fascisti.
Sì, vabbè, però, i fascisti erano italiani mica congolesi.
Sì, ma erano in buona fede o erano ignoranti o ancora si trattava di alcune mele marce.
Ecco l’arte dell’autoassoluzione.
Noi siamo sempre i buoni, magari ingenui, ma in buona fede, si obbediva solo agli ordini e poi mio nonno era partigiano… e dagli con il popolo di Santi, di poeti e di navigatori.
Certo, qualcuno si oppose e lo fece a costo della perdita del lavoro (non si aveva diritto alla tessera che consentiva di lavorare), e qualcun altro fu disposto a perdere la vita per non rinunciare ai propri principi e alla propria dignità, ancora una volta in pochi riescono a cogliere alcuna somilitudine con l’esclusione dal lavoro del personale sanitario che forte di un diritto costituzionale si oppone all’obbligo vaccinale.Fortunatamente oggi viviamo in democrazia.
Si alternano governi non eletti da nessuno ma scelti dalla finanza internazionale, si esaltano presidenti della Repubblica che continuano a filosofeggiare retoricamente di unione, patria, senso civico e partecipazione democratica, vestendosi magari di antimafia, il che non guasta mai… e mentre loro filosofeggiano, parlando di “crescita dell’economia”, la Costituzione viene stuprata, i disoccupati aumentano, le ingiustizie e i soprusi si perpetrano, la precarietà e le difficoltà della vita impartiscono lezioni a oltranza come auspicato da quel perfetto erede di razza ariana, il commissario europeo Oettinger nonché dal nostro ex ministro dell’economia, il diversamente patriota Tommaso Padoa-Schioppa, mi auguro possa trovarsi in quel nono cerchio dell’inferno che Dante riserva per i traditori della patria.
E le masse?
Come sopra, felici di obbedire, come vacche si recano allegramente al macello, nel 1936 si limitarono a donare l’oro alla patria, oggi donano la propria vita e quella dei propri figli alla scienza televisiva tanto c’è il cashback, Netflix e se mi vaccino posso tornare al Papeete o al Billionaire, e così facendo tutelo la salute di mio nonno che poverino è chiuso nella RSA e non può vedere nessuno.Il salvifico vaccino, quello che in realtà è una terapia genica sperimentale, quello che scatena reazioni immunitarie incontrollate, capaci nel medio e lungo periodo, di causare malattie ben più gravi, invalidità e perfino la morte.
A fronte di cosa? Di una pandemia, la cui letalità, secondo quanto dichiarato dall’OMS, si attesta allo 0,6%, vale a dire che sopravvive il 99,4% di quelli che contraggono il virus, ma grazie alla propaganda esiste ormai sono il Covid.
I tumori? Scomparsi.
Le malattie cardiovascolari? Chi le ricorda più.
L’influeza? Debellata, grazie alle mascherine!
Era così semplice debellare una piaga come l’influenza che portava via milioni di vite ogni anno, e nessuno aveva pensato ad introdurre l’obbligo dell’uso delle mascherine prima d’ora… il bello del progresso e della tecnologia nel 2021 è materializzato sotto forma di mascherina, un pezzo di fibra tessile di origine sintetica della misura di pochi centimetri quadrati, dal costo di pochi centesimi, ma dallo stesso valore intrinseco di un escremento di pulce e come per magia milioni di potenziali vittime sono salve!
Se questo è credibile allora lo è anche la Terra piatta, l’esistenza dello Yeti, dei folletti, degli umpa loompa e del topolino che porta soldi in cambio di un dente.Eppure, i nonni nelle RSA, ci finivano ben prima del Covid.
Molti di loro, non ricevevano le visite dei propri cari se non una volta all’anno, nel periodo in cui tutti sono più buoni e portano in dono il pandoro (acquistato sottocosto), che sfortunatamente il nonno non può assaporare altrimenti gli sale la glicemia.
Ebbene, le vite di questi nonni cambieranno drasticamente, con la vaccinazione di massa, potranno finalmente tornare a casa con la certezza che nessuno potrà più contagiarli, specie quei nipoti incoscienti che continuano ad assembrarsi davanti alle scuole o alle fermate dei bus, rallegriamoci dunque, faranno ritorno dai propri amati parenti, gli stessi che si recavano in visita  alla RSA con quell’entusiasmo tipico dei condannati a morte di fronte al plotone d’esecuzione, gli stessi che adesso non vedono l’ora di prestargli continua assistenza e ascoltarli narrare per l’ennesima volta fatti appartenuti al proprio vissuto, non so se è peggio l’idiozia o l’ipocrisia.Ma la pillola più amara e difficile da ingoiare è stata il non poter aiutare amici e parenti che a questa narrazione credono ciecamente perché per loro, ciò che viene detto in TV equivale alla parola del Signore, è incontestabile e chi invece la mette in dubbio è un povero pazzo da rinchiudere perché pericoloso.
Inutile cercare di farli ragionare, inutile dir loro che un virus non è in grado di volare nè di saltellare o strisciare, rispondono con le medesime parole stupide che mamma TV ha loro inculcato: “tu non sei dottore, io proteggo me stesso e così proteggo anche gli altri” oppure “grazie a quelli come te, che non indossano la mascherina, la pandemia non finirà mai”, o ancora “facciamo il vaccino così possiamo tornare a vivere come prima”, hanno accettato il ricatto del bastone e della carota, quello che si usava con i bimbi capricciosi, “se fai la punturina la nonna ti compra le caramelle“, come è stato possibile? Non riesco a capacitarmi, sono caduti in milioni, uno dopo l’altro, inesorabilmente, non esiste titolo di studio, quoziente intellettivo o cultura, l’annichilimento mediatico li ha catturati tutti.
Da molto tempo ormai ho ben pochi amici, e quelli che ritenevo veri, li ho persi grazie alla pandemia… no, non sono morti, almeno non fisicamente, ma l’encefalogramma è ormai piatto.
Non so se ringraziare il cielo per non essere diventato uno zombie anch’io o maledirlo per averne salvati così pochi.
La cosa peggiore è vedere il loro sguardo, un misto di commiserazione e disprezzo, solamente perché non mi sono adeguato alla narrazione ufficiale, perché non assumo farmaci, perché non ho la televisione, perché prendo il sole appena ne ho l’occasione, perché non utilizzo l’ombrello quando piove, perché mangio quando ho fame e non quando lo dice la TV, perché esco quando ne ho voglia è non esiste coprifuoco che tenga, perché corro di notte, perché non uccido gli insetti, perché soccorro gli animali, perché li seppellisco quando li trovo morti, perché piango se mi viene da piangere, perché mi accontento di incoraggiare i ragazzi anziché avvilirli e rimproverarli, perché li attendo anziché chiudere loro le porte in faccia, perché dico cosa penso e penso con la mia testa, bella o brutta che sia.
Questo è stato il mio delitto, ma è missione impossibile cercar di destare chi vuol rimanere assopito, per me è solo un’altra causa persa fra le tante della mia collezione.

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