La paura è un’emozione primaria, comune sia nel genere umano che nel genere animale. La paura è dominata dall’istinto, dalle pulsioni.
La paura è l’emozione più studiata al mondo, essa attiva tre possibili reazioni:

  • la fuga
  • la lotta
  • l’immobilità

Sebbene quest’ultima possa apparire la scelta meno opportuna, specie in caso di pericolo concreto, in realtà, nel regno animale, si è spesso rivelata la scelta più efficace per “salvare la pelle”, poiché immobilità corrisponde all’invisibilità. Certamente se ci trovassimo al centro della strada e ci accorgessimo che un TIR di 20 tonnellate è diretto a tutta velocità verso di noi, l’immobilità sarebbe una buona scelta solo nel caso volessimo raggiungere i nostri avi nell’Aldilà.

Tipologie di paura
Esistono diverse tipologie di paura, essa infatti può essere lieve, si parla allora di timore, oppure può raggiungere livelli altissimi, tali da parlare di orrore.

  • timore
  • ansietà
  • paura
  • fobia
  • panico
  • terrore
  • orrore

Di cosa abbiamo paura?
Se ci domandassero “di cosa hai paura?“, le risposte sarebbero certamente le più diverse: del buio, della morte, della malattia, dei topi, delle galline, dei tuoni, di volare, dei pagliacci, dei clown assassini, di Salvini, di entrare in un cimitero di notte, di Patti Pravo, della prof di mate, di chiedere delle fotocopie alla bidella.
In realtà, se ci soffermassimo a ragionare, scopriremmo che buona parte delle nostre paure non ha fondamento, poiché, a differenza di ciò che ci viene proposto nelle pellicole cinematografiche hollywoodiane, i clown assassini non esistono e il buio non uccide, le galline si azzuffano solo fra loro, Salvini abbaia ma non morde, i cimiteri la notte sono chiusi, Patti Pravo non esiste (quella che si spaccia per la celebre cantante è in realtà un alieno fuggito dall’Area 51), certo la truce occhiata della bidella potrebbe infondere timore ma questo è dovuto al semplice fatto che prima della nostra richiesta di fotocopie, dalla bidella è passata la prof di mate chiedendo col solito garbo che la contraddistingue, solamente 126 copie, fronte/retro, con ingrandimento 114% e livello di luminosità 6, su carta grammatura 80… per cui la bidella ha le sue ottime ragioni per essere imbufalita.
L’unica risposta sensata rimane “la morte“, ma qui possiamo ricorrere al conforto della statistica, la quale ci ricorda che a parte Pippo Baudo, Berlusconi e il prof. Murolo che posseggono il dono dell’immortalità, i primi due per aver stretto un patto con Belzebù, il terzo perché ci sarà sempre bisogno di qualcuno che collezioni cause perse, regali barrette kinder o gommose e spenga i computer… tutti gli altri sono destinati prima o poi a lasciare questo mondo.
Una volta accettata questa verità, la vita è più piacevole poiché la consapevolezza è il primo passo verso la sconfitta della paura, lo avevano compreso tutti i grandi Maestri del passato, capi spirituali, filosofi e guru, ma ogni tanto può accadere che venga compreso anche dall’uomo comune e da quel momento cesserà di essere “comune”.

La paura dell’ignoto
Le cause che ci portano ad avere paura sono spesso legate a esperienze vissute o anche solo ereditate, quando non al sentito dire, capace di trasformare la più innoqua delle esperienze in tragicomiche vicende riguardanti la lotta tra la vita e la morte.
Non starò qui a parlare delle fobie, paure che con la ragione non hanno nulla a che vedere ma che sconfinano nella patologia e per le quali è consigliabile avviare un percorso terapeutico.
La maggior parte delle nostre paure è dovuta ad un profondo condizionamento della nostra mente, la quale viene sottoposta costantemente a veri e propri “spot pubblicitari”, atti a creare modelli ai quali conformarsi, modelli spesso sbagliati che si basano su messaggi che nulla hanno a che fare con la parola umanità e che puntano tutto sulla competizione, la competizione causa solo divisioni e le divisioni portano alla paura.
Se pensiamo all’uomo primitivo, esso viveva in un mondo dove la scienza non esisteva e l’ignoto dominava la vita degli esseri umani, la paura era legata alla sopravvivenza e questa dipendeva dalle forze della natura e dei fenomeni naturali, temporali, terremoti, eruzioni vulcaniche ed eclissi, che ben presto i nostri lontani parenti interpretarono come segni di quelle divinità ancestrali alle quali, da sempre, l’uomo affida il proprio destino.

Professionisti della paura
Avendo gettato il mio vecchio televisore a tubo catodico nel lontano 2012, ritengo di essermi alleggerito oltre che del peso fisico dell’apparecchio e della relativa tassa (impropriamente definita canone) anche da quello che ritengo sia stato il peso maggiore, vale a dire quel quotidiano bombardamento di pubblicità e notizie nefaste al quale ero soggetto, guerre, crisi economiche e sociali, fenomeni di micro o macro criminalità, fatti di cronaca, notizie più o meno serie, gossip e altre amenità che trasformavano la mia vita in una impari lotta contro l’ansia.
Di fatto, quello che sanno fare meglio i giornalisti è vendere terrore, l’amore verso il denaro ha trasformato la quasi totalità di questi professionisti in farabutti ipocriti senza dignità, mentre ha reso quei pochi veri e onesti giornalisti, dei poveri Don Chisciotte derisi ed emarginati, sommersi da querele e da cause penali.
L’unico rimedio contro tale malafede è spegnere la TV e lasciare che i giornali cartacei finiscano lì dove meritano, cioè al macero oppure, se proprio dobbiamo utilizzarli, allora facciamolo come faceva mio nonno che non acquistava carta igienica.

Paura delle malattie
Quasi tutti hanno paura delle malattie ma ben pochi sono disposti a modificare radicalmente o in parte il proprio stile di vita, la propria alimentazione e le proprie cattive abitudini che sono spesso la principale causa della comparsa delle patologie, inoltre è proprio la paura che determina un ulteriore abbattimento delle difese immunitarie, quindi costituisce un validissimo alleato delle malattie.

E pensare che basterebbe davvero poco per garantirsi il benessere psico-fisico, camminare a passo veloce almeno un’ora ogni giorno, mangiare meno cibi industriali/raffinati e più frutta e verdura, prendere il sole anziché fuggirlo, rinunciare al fumo, all’alcol, alle dozzine di caffè giornalieri, allo stress, ne guadagnerebbe la nostra salute e probabilmente anche il portafogli.

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